Itinerario  n° 10

 

Un salto nel blu

 

Km. Totali: 27 circa.

Dislivello: 678 metri.

Punto di partenza: Cingoli, campo di moto-cross.

Tempo di percorrenza: 3,30 - 4 ore.

Difficoltà: difficile.

Note: solo per bikers esperti. Ottima palestra per

chi vuole avvicinarsi al freeride.

 

 

 

Anche in questa proposta, per raggiungere l'area del Monte Acuto, viene utilizzato il lungo trasferimento già descritto negli itinerari precedenti. Oltrepassato il sottopassaggio del campo di cross, procedere per Villa Tassinete, Colcerasa, bivio grotte, bivio Straccialena e affrontare l'interminabile salita imbrecciata. Superati questi cinque chilometri la strada spiana e si fa asfaltata; il nostro percorso prosegue, invece, lungo la mulattiera che sulla sinistra sale verso la sommità della collina (Monte Cappella, quota 810 metri). Trascurata la deviazione verso destra si arriva in cima su fondo erboso. Dopo la sosta, obbligatoria per riprendere fiato e per ammirare il grande panorama, individuate un basamento in cemento e la traccia che parte alla sua sinistra. Si avanza su fondo erboso tra piante di ginepro; pochi metri e, facendo bene attenzione, si nota un single track che scende sulla destra. La downhill, frequentata dagli appassionati di enduro, si presenta subito scavata e scalettata con alcune curve tra la vegetazione. Uscito dalla macchia il sentiero procede rettilineo su un pratone e diventa molto scavato (attenzione alla velocità); successivamente sbuca su uno dei tornanti dell'imbrecciata percorsa in salita. Attraversare la strada e tuffarsi sul ripido scivolo a destra; subito dopo il tracciato si fa più ampio, meno pendente e con fondo roccioso. In breve il percorso si divide in tre vie ripide e cosparse di sassi che si ricongiungono di nuovo più in basso. La danza sui sassi termina su un pianoro solcato da numerose mulattiere; dirigersi a sinistra fino a trovare nuovamente l'imbrecciata che sale sul monte e imboccarla verso destra. La strada percorsa in discesa è velocissima e, superate alcune case sulla destra, raggiunge un altro casale. Davanti a questa costruzione si volterà sulla mulattiera che si inerpica a destra della strada. Il nuovo percorso sale ripido e sassoso fino a un bivio dove si gira ancora a destra. Raggiunto un prato proseguire diritto davanti a voi fino ad individuare un sentiero che scende nel bosco. Dopo i primi metri poco impegnativi, la nuova discesa diventa veramente ardua: ampi canali, sassi smossi e contropendenze tornano a impegnare le braccia e i mezzi dei bikers; solo una bici full potrà alleggerire la fatica. Superato un bivio dove si prosegue verso destra, il “piacevole tormento” termina all'interno di una cava abbandonata. Usciti da quest'area si procede sulla strada imbrecciata che percorre la Val Sorda fino a raggiungere l'asfalto della Valle del Rio Laque (già affrontata negli itinerari n° 7 e 9). Dopo la piccola immersione nel freeride bisogna pur tornare a Cingoli; il rientro è lo stesso degli altri itinerari sul Monte Acuto: risalire la grande cava e la Valle di Magliano, arrivati alla provinciale 502 proseguire a destra verso Villa Tassinete, Madonna di Pian dei Conti e il campo di moto cross.

 

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