Cingoli (MC), 23 maggio 2004

 

Nove Fossi : La piccola "Dolomiti"

Commento del nostro inviato in gara

 

Sul “Balcone delle Marche” a Cingoli si è disputata la 7° edizione della Nove Fossi granfondo nazionale point to point di mountain bike valida come prova del Rampitour delle Regioni e tappa di apertura del trofeo Mari e Monti.

Cingoli in provincia di Macerata ha tradizioni antichissime. Situata a 631 m sul livello del mare é denominata appunto “il Balcone delle Marche” per lo splendido panorama che si gode dalle mura castellane. Il suo territorio è una miniera di sentieri più o meno facile da percorrere a piedi e soprattutto con la mountain bike.

Il gruppo sportivo Avis Bike di Cingoli nasce nel lontano 1973 con lo spirito di far conoscere a tutti gli appassionati queste bellezze ecco come è nata la Nove Fossi, gara ed escursione di mountain bike arrivata oggi alla definitiva consacrazione nazionale.

Sono tante e affilate le frecce che questa granfondo ha nel suo carniere: il percorso, un continuo saliscendi veramente favoloso, pieno di singletrek nel bosco, di sentieri erbosi a mezza costa sulle colline, di passaggi all’interno di antichi paesini o dentro una vecchia stalla di buoi; i servizi, prima e dopo gara: da un buon pacco gara (copertone Geax, t_shirt personalizzata, una bottiglia di Gatorade) ad un pasta party che comprendeva la pasta al forno, il prosciutto crudo, la mozzarella, le immancabili olive all’ascolana, il dolce, il vino, e non dimentichiamo, la zona parcheggi riservata, le docce, il lavaggio bici e per gli accompagnatori la possibilità di un tour organizzato in minibus per scoprire le meraviglie di Cingoli e delle sue frazioni.

Anche la zona partenza ed arrivo situata sui viali Valentini è perfettamente efficiente con un capannone coperto adatto a raccogliere ben più dei 305 iscritti di oggi.

E cosa dire degli addetti sul percorso: cordiali competenti, dislocati con sagacia dagli esperti incaricati del Avis Bike Cingoli, nei punti di maggior pericolo.

Sinceramente non troviamo nessun punto debole importante. Certo il ristoro (gastronomico) poteva e forse dovrà essere anticipato di qualche chilometro e le premiazioni dovranno essere un po’ più sollecite, ma sono solo piccole cose per questo riteniamo infatti che la Nove Fossi debba essere considerato il punto di riferimento delle granfondo in terra marchigiana, soprattutto se saprà promozionarsi nel modo giusto verso i bikers fuori regione, che non aspettano altro per trovare nuove prove organizzate con competenza.

Il difetto più grave infatti se vogliamo è stato il tempo: dapprima nuvoloso e poi dopo circa 1.40 di gara piovoso… .

La partenza è stata data in perfetto orario, alle 9.30 sono partiti i cicloturisti che pedalavano su un percorso di 21 km e alle 10.00 precise sono partiti gli agonisti, che si cimentavano su una distanza di 41 km e un dislivello apri a 1475 metri Il cronometraggio era affidato alla giovane azienda Real Time, che si è dimostrata molto valida senza errori o noiose dimenticanze in classifica.

Dopo un prima breve salita per scremare il gruppo, si scendeva per un tratto di bosco molto divertante tutto da pedalare su fondo compatto, dove per chilometri non si vedeva il cielo oggi purtroppo grigio, dopo una secca inversione a u si iniziava la prima vera e lunga salita, intervallata da un pezzo in contropendanza.

La salita portava ai 790 metri del Pian dei Conti forse il punto più spettacolare dell’intera granfondo. Da questo sito infatti dopo un breve altopiano si poteva ammirare la schiera dei Monti Sibillini e alle spalle il blu del mar Adriatico. Dopo una discesa con bei scorci sul lago di Cingoli e qualche tratto tecnico molto ripido uno stretto sentiero su un crinale, ci portava alla seconda dura salita anche qui intervallata da due piccoli pezzi in controtendenza. Durante questa salita abbiamo trovato la sorpresa di transitare in bicicletta all’interno di una antica stalla, come avviene anche nella famosa e rinomata Dolomiti Superbike che si corre a Villabassa (BZ). Dalla vetta della salita, dopo un tratturo erboso, con crediamo, un panorama sull’Adriatico (crediamo, perché ormai pioveva c’era un po’ di nebbia e si vedeva ben poco…); si imboccava un altro fantastico singletrack di circa 3 km, tutto nel bosco profumato e fiorito che ci portava all’abitato di Capo di Rio, un minuscolo centro a fondo valle, con un entusiasmante passaggio tra gli stretti vicoli del borgo.

Da qui ultimo sforzo per tornare a Cingoli con l’ultima salita, a tratti impegnativa.

La nove fossi si è confermata prova veloce, con un ottimo percorso, tra l’altro segnato molto bene, con una organizzazione Avis Bike competente ed appassionata per questo siamo certi che nei prossimi anni compia quel balzo in avanti di iscrizioni che si merita ampiamente.

Mauro Pieri

http://www.pianetamountainbike.it/Granfondo/GF.htm